Precisazioncina

Nominato ieri il nuovo assessore allo sport del comune di Prato, il primo di centrodestra dopo decenni di dominio sinistroide.
Come di consueto lungi da me (e da noi) parlare di politica, sia su questo spazio, sia allo stadio, sia in curva ecc.. ecc..
La politica è una cosa che (anche se tenta in tutti i modi di farlo) con il calcio NON deve assolutamente aver niente a che fare.
Figuriamoci poi quando si parla di Curva e di Ultras.
Ognuno è, come sempre, libera di pensarla nel modo che ritiene più opportuno anche perchè gli ideali e i colori che ci uniscono sappiamo tutti quali sono e sappiamo tutti cosa significano per ognuno di Noi.
Poi se si vuole fare gli ipocriti e i benpensati facciamolo pure, ma non credo che un qualsiasi tifoso del Prato non butti anche solo un occhio alla nostra amministrazione comunale quando viene rammentata la parola "sport".
Anzi secondo me invece appena si sente muovere qualcosa, anche di insignificate, anche sotto traccia ci si mette tutti e subito sull'attenti perchè è ormai troppa e troppo dolorosa l'abitudine che abbiamo a questa situazione di merda che ci attanaglia.
Questo post non vuole essere un incoraggiamento nè una critica per nessuno, neanche mi interessa chi, come, quando e perchè, mi interessa però, quello si e anche parecchio, che le persone che si siedono nel MIO palazzo comunale, stipendiate con i MIEI soldi, abbiano almeno la coscienza di sapere quello che rappresentano e quello che sono chiamati a fare e a dare per la comunità.
Mi sono rotto altamente i coglioni di gente che non sà neanche di che colore abbiamo le maglie, che non sà neanche in che serie giochiamo, che non sà neanche dove cazzo è situato il Lungobisenzio, mi sono rotto le palle di occupapoltrone a ufo che hanno come unico obiettivo quello di portare a casa lo stipendiuccio magari andando qualche sabato a consegnare le medagline ai ragazzini alla corsa campestre.
Se, come dicono, questo spazio è abbastanza (per non dire molto) seguito è bene che coloro che dovranno trattare e maneggiare la nostra più grande passione sappiano quale è il nostro pensiero.
Sappiano che il rispetto si dà solo se prima è stato ricevuto.
Se il nostro appoggio e la nostra voglia significano qualcosa beh, è bene mettere subito in chiaro che nel caso c'è da lavorare e lavorare per guadagnarselo.
Delle chiacchere ne abbiamo strapieni i coglioni, vogliamo i fatti e, se come al solito non ci saranno, beh avrete contro pure Noi.

Non esistono richieste particolari.
Chiediamo solo amore e rispetto per la maglia e per la città, e per coloro che la rappresentano ogni domenica in giro per l'Italia.

IL NOSTRO AMORE NON E' IN VENDITA