giovedì 17 aprile 2008

Siamo sempre qui.

A legger le pagine del Tirreno di qualche giorno fa, venivano le lacrime agli occhi nonchè i nervi a fior di pelle. Ho trovato alquanto nauseante leggere frasi del tipo :''il Prato è salvo'', ''festeggiamenti della squadra nel post partita per la salvezza raggiunta''. Sono frasi agghiaccianti con un sapore di presa in giro per i lettori, i quali sono sempre gli stessi, cioè noi, che non abbiamo fatto certo caroselli per la certezza di giocare un'altra stagione in serie C2,e questo il giornalista lo sa benissimo. Con la prossima stagione sono ben quattro anni che il Prato è relegato in una categoria infima come questa, dove,la dimostrazione è stata Domenica, non ci sono squadre schiacciasassi e per fare bene basta spendere poco, ma da queste parti spendere è un verbo sparito dal vocabolario del nostro Amatissimo Presidente. Lui si strofina le mani,nel frattempo, attende freneticamente il calciomercato estivo per piazzare qualche giocatore in qua e in la e farci due soldi (con quello che li ha pagati);mentre adesso si adopererà per vendere qualche partita in qua e in la,soprattutto ai bisognosi che si trovano in zona retrocessione (se non è solidarietà questa) giusto per fare cassa.La routine è sempre questa che ci piaccia o no.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

i giornalisti sono degli schiavi servi...se tenessero davvero al prato, invece di sparare cazzate andrebbero ad indagare e a rompere le palle a chi di dovere....

Anonimo ha detto...

ragazzi...nonostante tutto..non molliamo mai!

Anonimo ha detto...

e siamo sempre qui
e siamo sempre in c
toccafondi dai
dicci come mai
tu non muori mai

Anonimo ha detto...

crediamoc1

Anonimo ha detto...

giornalisti ebrei