Bellaria - Prato 1-3

Trasferta in terra romagnola.Ci troviamo come sempre al Decathlon pronti per partire,i soliti cori,le solite battute la solita voglia di divertirsi stare insieme,e seguire la nostra maglia.Partiamo per un viaggio di circa due ore,il tragitto scorre bene.Incontriamo in strada pullman di grossetani diretti a Sassuolo,e l'invidia non si nasconde.Il rammarico e l'amarezza di vedere gente come Grosseto in serie B,e noi invece in sole 3 macchine diretti a Bellaria,per una scialba domenica di C2.Gente che magari,come appunto Grosseto,quando giocano in casa non riempiono nemmeno lo stadio,eppure siete in B miei cari,se non vi piace datecela a noi qualche anno e vi spieghiamo cosa significa fare il tifo.Arrivati allo stadio non abbiamo alcun problema con i biglietti anzi.La polizia locale quando gli raccontiamo di Carrara restano allibiti,non sapendo niente di queste nuove leggi e direttive.Un caos totale.Insomma mettetevi d'accordo,a Bellaria i biglietti si possono fare e a Carrara no?Boh.Dentro al settore ospiti siamo una quindicina mettiamo i nostri tre stendardi soliti.Uno in ricordo di Matteo,uno contro la tessera del tifoso,e uno con il cavaliere e scritto Prato 1908.Abbiamo qualche screzio solito con l'amico Gabibbo alias Giraldi, solite infamate ed inviti ad andarsene sia lui che il suo Padrone.Tra l'altro l'amico Gabibbo si farà anche espellere facendo una gran bella figura caprina.Ridicolo.Altri screzi con il numero 18 dei locali che ci mostra i suoi genitali in maniera sfacciata,facile fare il leone di la da una rete eh?.Facciamo qualche coro di sostegno ai ragazzi e i soliti di contestazione al presidentissimo,la partita si mette bene il Prato obiettivamente domina la gara senza che ci sia mai discussione.I tifosi avversari si rivelano essere nemmeno una decina dietro uno striscione con scritto ''Ultras'',ma i loro cori sono incostanti e non si sentono neppure.Il Prato porta a casa i tre punti,la squadra viene a salutarci sotto il settore ospiti,ovviamente neanche una maglia viene lanciata per ordini supremi,pena la decurtazione dello stipendio e cinque frustate a chi la regala ad un tifoso.All'uscita tutto scorre liscio,tranne un cane sciolto un solitario,che forse in preda a fumi dell'alcool o a chissà quale strana forma di malattia si presenta solo con una cinghia in mano davanti ad una nostra macchina.Messo in fuga. Il rientro scorre bene,una macchina dei nostri incrocia un pullman di reggiani di ritorno da Ravenna ma niente di rilevante.La partita è andata il Prato ha vinto.Al calar del sole siamo nuovamente nella nostra Prato,dopo una domenica come tante,una domenica che ci fa venir voglia di pretendere di più di volere di più di Bellaria.





Il cuore lo portiamo sempre,lo mettiamo per novanta minuti sui gradoni degli stadi dove gioca il Prato.La voce è alta e forte,così come l'orgoglio di aver fatto 420 km per andare a Bellaria una Domenica di Ottobre.Sempre al seguito del bianco e dell'azzurro.Con una voglia grande così di tornare ad essere la Ferrovia.





TOCCAFONDI VATTENE