Una partita non a caso per ripartire. Ferrara. I vecchi rancori si sentono e sono vivi e rendono questa gara un derby del tifo mica da poco. La quintultima posizione non fa calare l'entusiasmo e due pullman sono pronti per partire alla volta della città estense.
Ci lasciamo alle spalle la nostra amata Prato profondamente colpita da una violenta bufera di vento, crollata nel suo intimo e nella sua storia ma sempre e comunque forte e impavida per sua natura. Vedere la nostra città ridotta così è un incredibile colpo al cuore e noi, dal canto nostro, non possiamo far altro che far sapere a chi di dovere che ci siamo e siamo pronti, anche questa volta, a stare in prima fila e a rimboccarci le maniche.
Il clima pre-Spal si costruisce da solo e il viaggio verso Ferrara è intriso di entusiasmo e voglia di vincere, almeno per quello che ci compete, la nostra partita. Entriamo al Mazza insieme ai fratelli mantovani che corrono via dal Martelli alla fine della loro gara per volare nel nostro settore giusto in tempo per il fischio d'inizio. La partita se ne va con lo 0-0. Nemmeno questa domenica arriva la prima vittoria esterna della stagione che, dopo anni, ci ha visti e ci vedrà presenti su tutti i campi "che importa se al Nord o al Sud". Sugli spalti il clima è caldo. Il nostro tifo è vivo e acceso e i botta e risposta con i rivali spallini non mancano.
Al di là di tutto, questa gara rappresenta purtroppo l'ultima presenza in curva per un nostro fratello ultras. Altra, ennesima vittima della repressione e della legge marcia che corrode il nostro mondo, puro in mezzo a tanto schifo. È per lui e per i fratelli che ci sono col cuore che lottiamo e lotteremo!
Avanti MilleNoveCentoOtto! Diffidato non mollare!