lunedì 31 ottobre 2011
Sudtirol-Prato 2-2
Ci risiamo.
Zitti zitti, quatti quatti ci portiamo a casa un altra giornata da incorniciare.
Partenza ore 9 abbondanti (causa bagordi vari serata precedente), numeri da altri tempi con ben 17 anime pie in viaggio verso l'altissimo nord.
Il viaggio scorre veloce e quando cominciamo a vedere i primi segnali in tedesco abbiamo già sulle spalle litrate di birra, quintali di finocchiona, bocce di lambrusco e intrattenimenti vari che ci portano ad avere un gioioso entusiasmo dentro di noi, oltre che una discreta voglia di creare disagio.
Arrivati davanti allo stadio ci avviamo subito a far partire quello che ormai è un vero e proprio rituale: discussione con bigliettaio seguita da discussione con sbirri seguita da discussione con questore o pseudo questore di turno.
Risultato: 40 minuti di chiacchere sull'inutilità della tessera ma d'entrare non se ne parla.
A questo punto, abbastanza sconsolati, ci parte la bambola.
Vediamo casualmente un terrazzino di un ristorante chiuso (tale Al Lido Restaurant) da dove 3 o 4 portoghesi locali si godono la partita completamente aggratis.
Detto fatto ne prendiamo immediatamente possesso, attacchiamo le pezze, sventoliamo il bandierone, cominciamo a schiarirci la voce e via, dopo 5 minuti è come se si fosse in balustra con ovviamente tutti i confort dell'essere fuori e di poter fare cosa cazzo ci pare (vedi ad esempio scolarci una cassa di birra).
Oltre ai frequentatori del suddetto ristorante e della piscina attigua anche la squadra pare recepire il nostro supporto, infatti si porta sullo 0a2 per poi farsi raggiungere da Schenetti e soci in perfetto Ac Prato style.
La partita finisce con i giocatori che rispondendo al coro "Il Prato sotto la scala" vengono a salutarci, rendendoci pienamente soddisfatti e mandando idealmente a fare il culo il buon Maroni e la sua cazzo di carta di credito.
Quando la giornata parrebbe finita ci riparte la bambola di nuovo e quindi via con un mini corteo sguaiato verso i nostri mezzi e via in centro a Bolzano.
Da qui in poi i ricordi si fanno offuscati effettivamente ma mi pare di ricordare una lunga e abbondante sosta a tale Hopfen and co tra salsicce, stinchi di maiale, wurstel ecc... non contenti vaghiamo alla ricerca di un noto Irish Pub (consigliatoci dai locali nel nostro delirio) dove ovviamente ci stabilizziamo con qualche pinta.
Ripartiamo prendendo in ostaggio una mascotte del luogo: la scimmietta, che ci accompagnerà per tutto il viaggio di ritorno.
Viaggio costellato da innumerevoli fermate piscio\rifocillo e dalle sempre presenti aree di parcheggio, oltre che da discussioni di stampo puramente strippato.
Torniamo a casa felici e con il sorriso, giornate del genere fanno bene a prescidere da tutto il resto.
La nostra amicizia, i nostri ideali, la nostra passione vengono prima di tutto il resto e nessuno, e sottilineo nessuno, ci potrà mai togliere tutto questo.
Avanti così, sempre a testa alta.
STRIPPATI ON TOUR
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO!!
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2 commenti:
immensi
Andare a Bolzano per stere fuori: voi siete di fuori, ma comunque gente da rispettare.
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