Giulianova-Prato 2-2

A distanza di due anni, tornianmo laddove la nostra squadra ci regalò momenti di illusione sportiva per poi lasciarci come d'abitudine con l'amaro in bocca.
Partiamo di buon ora alla volta di Giulianova con l'intento di passare un po' di tempo su una spiaggia della costa adriatica prima di dirigerci allo stadio. Il traffico purtroppo ci fa arrivare nei pressi di Giulianova poco prima delle 14, giusto il tempo per pranzare con vista mare e niente più. Arrivati allo stadio siamo una quindicina con biglietto per il settore locali alla mano(ovviamente niente tessera=niente biglietto per il settore ospiti). Chiediamo dove sia l'entrata per tale settore ma li cominciano i nostri/loro problemi per la nostra presenza non attesa e a detta delle autorità locali non consentita. Cominciamo a spiegare che anche senza la tessera è legittimo fare il biglietto per il settore locale ma i vari tutori dell'ordine pubblico sembrano alquanto impreparati in materia e in confusione sul da farsi....cominciano le telefonate e l'attesa per conoscere gli "ordini superiori" e per capire il nostro destino forti del fatto che con il biglietto alla mano ci devono far entrare in un modo o nell'altro senza troppe scuse campate in aria.
Ci cominciamo a spazientire quando sentiamo il fischio d'inizio e noi siamo ancora li fuori(ripeto con biglietto alla mano) ad aspettare che qualcuno (non si sa bene chi) decida di farci entrare in un qualche settore a loro congeniale che sia nei locai o negli ospiti non fa differenza.
Dopo poco per fortuna si decidono ed entriamo dal settore dei tifosi Giuliesi, da li ci spostiamo nel settore ospiti convinti che fosse quella la nostra destinazione; Ma li non va bene a quanto pare quindi ci dicono che dobbiamo spostarci nel settore da dove siamo entrati. A quel punto i tifosi di casa si lamentano con le autorità per la nostra presenza li e quindi si decidono a rispostarci nel settore ospiti poco più in la. Dopo gli iniziali problemi dunque attacchiamo i nostri stendardi e cominciamo a cantare per diversi minuti cori contro la tessera e contro l'ideatore di tale strumento di mercificazione della passione.
Il nostro tifo per il resto della partita è altalenante mentre i tifosi di casa restano fuori dalla curva e cantano dall'esterno dello stadio.
Siamo coscenti del fatto che elencare tutte queste cose risulti noioso (e a tratti buffo) per la lettura ma ci teniamo, oltre ad essere precisi, a descrivere per filo e per segno tutte le attività che nel 2010 un cittadino italiano deve compiere per andarsi a vedere liberamente una partita di calcio. E abbiamo usato il termine cittadino appositamente: non è infatti questione di Ultras o no, di tessere o no, il problema è che ormai si è passato il limite e non si torna più indietro, ormai è una lotta a chi c'è la più lungo tra i semplici cittadini e chi gestisce il potere, in un paese normale ci saremmo stufati (e sopratutto ribellati) da tempo, nell' Italia piena di pecoroni indottrinati dalla Tv invece tutti dormono sogni tranquilli, lasciando a pochi l'onere di doversi sbattere lottando per qualcosa di concreto.
Il discorso è semplice, noi continueremo ad esserci, sempre e comunque, almeno finchè non ci sparano alla testa a tutti. Non ci ha piegato 30 anni e più di gestione toccafondiana, non ci piegherà certo una tesserina di plastica ideata da un cicciotto che gioca al fare il Ministro.


NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO!

TOCCAFONDI VATTENE