lunedì 19 aprile 2010

Lucchese - Prato 2-0





Eccola qui è arrivata "la trasferta dell'anno" quella domenica in cui si rivede qualche faccia in più rispetto al trend stagionale in trasferta che ci vede presenziare in media in una quindicina.
Ci troviamo alla stazione verso le 11.30 in un centinaio.Un numero assolutamente insufficente per la seconda città della Toscana e la terza del centro italia per numero d'abitanti ma viste le nostre presenze in casa(sui 200 di solito),visti i 31 anni di nulla calcistico e di annientamento a livello umano di passione(anche la più viscerale ed inossidabile) questo numero si può rivalutare e ritenere più che normale anzi diciamo meglio:è un numero anormale per una situazione anormale.
Saliamo sul treno delle 12.30 per un viaggio tranquillo e divertente(insomma "i grulli" un mancano proprio mai così come le risate che accompagnano un'altra domenica al seguito di questi colori).
Arriviamo a Lucca con largo anticipo montiamo su due autobus e ci dirigiamo verso lo stadio senza nessun intoppo nel tragitto. Ci sistemiamo ed iniziamo ad intonare qualche coro quando ancora le squadre sono in fase di riscaldamento. La partita senza troppe emozioni ci leva piano piano la poca voglia che abbiamo di tifare ed assistiamo invece come d'abitudine alla solita umiliazione. Quest'anno vediamo festeggiare la lucchese (morta e risorta dalla polvere dei campi dilettantistici) con ambizioni ed un progetto per il nuovo Porta Elisa targato Valore ovvero il Lucca Plaza Stadium(do you remember?) .
Ebbene la partita finisce con la solita sconfitta (ormai in trasferta risultato fisso!).Ci fanno attendere un po' dentro lo stadio prima di riprendere la via della stazione giusto il tempo per qualche sfottò e scaramuccia fra il nostro settore ed il loro ma nulla di che. Mentre torniamo verso la stazione non si vede nessuno o quasi...poi qualche gesto infantile ma niente più. Nell'attesa sul piazzale della stazione circondati da caschi blu in assetto antisommossa ci siamo presi la libertà di andare verso la strada per "controllare la situazione" ma torna presto la calma.
Torniamo a casa con il solito umore di merda con la solita rabbia in corpo con le solite voci del tipo "ma unn'era meglio se...." ,ma icchè ci si va a fare?","io mi son rotto i'cazzo un vengo più" e così via. L'anno prossimo ci si prospetta già davanti una domenica analoga a questa pronti a vedere l'ennesima rinascita del Pisa calcio con annessa umiliazione per noi e festa per loro ma come tante altre sono e saranno le squadre di città e capoluoghi di provincia che hanno avuto ed avranno modo di farci raccontare un storia assolutamente analoga a quella che ho appena raccontato.


TOCCAFONDI VATTENE

2 commenti:

Tony ha detto...

VATTENE!

u u Akassou ha detto...

Ormai sempre la solita storia....esiste una via d'uscita???