Vi posto qua la storia di Paolo,prendete cinque minuti e leggetela.Sono queste le storie e le voci a cui dobbiamo dare risonanza,sono queste le voci che non devono essere messe a tacere da nessuna forma di repressione,sono storie che devono essere lette e portate con noi,perchè quello che è successo a Paolo poteva e può succedere ad ognuno di noi.
Tutto è cambiato il 24 settembre del 2005, nella stazione di Porta Nuova a Verona. Quel giorno, alla pari di migliaia di tifosi bresciani -fra i quali molte famiglie e bambini- avevo deciso di seguire la Leonessa a Verona con le migliori intenzioni, per quella che si preannunciava una sfida decisiva per il nostro campionato di serie B. Finita la partita, siamo stati scortati in stazionedalla polizia senza nessun intoppo o tensione. Dopo essermi recato al bar sottostante la stazione, stavo tornando con molta serenità al treno riservato a noi tifosi portando dell’acqua al resto della compagnia (era stata una giornata molto calda ed eravamo quasi tutti disidratati). Tutti gli altri tifosi erano già pronti sui vagoni per fare velocemente ritorno a Brescia. Mancavano pochi minuti ed i binari della stazione erano completamente deserti. Cosa alquanto strana visto il periodo, l’orario e soprattutto la città in cui eravamo, centro nevralgico per il passaggio dei treni. Improvvisamente,senza alcun preavviso o motivo apparente, sono stato travolto da una carica di “alleggerimento” del reparto celere in servizio quel giorno per mantenere l’ordine pubblico e picchiato a sangue, senza avere nemmeno la possibilità di ripararmi. Sottratto al pestaggio dagli amici (colpiti loro stessi dalla furia delle manganellate), sono entrato in coma nel giro di pochissimo e quasi morto. Dopo circa venti minuti dall’aver perso conoscenza sono stato caricato su un’ambulanza-osteggiata, più o meno velatamente, dallo stesso reparto che mia veva aggredito- e trasportato all’ospedale di Borgo Trento a Verona. Lì sono stato operato d’urgenza. Lì sono stato salvato. Lì sono tornato dal coma dopo molte settimane. Lì ho passato alcuni mesi della mia nuova vita. Una vita d’inferno. Nel frattempo la mia famiglia, in uno stato d’animo che fatico ad immaginare,subiva pressioni e minacce affinché la mia vicenda mantenesse un basso profilo. Aimiei amici non andava certo meglio, nonostante tutti gli sforzi per far uscire la verità. Ovviamente,alcune cose di cui sopra le ho sapute molto tempo dopo la mia aggressione.Il resto l’ho scoperto grazie al lavoro del mio avvocato. Dalla ricostruzione dei fatti e tramite le tante testimonianze, emerge un quadro inquietante, quasi da non credere; ma proprio per questo da rendere pubblico. Inseguito alle gravissime lesioni subite, presso la Procura della Repubblica di Verona è iniziato un procedimento a carico di alcuni poliziotti e funzionari identificati quali autori delle lesioni da me subite. Nonostante il Giudice per le Indagini Preliminari abbia respinto due volte la richiesta d’archiviazione, il Pubblico Ministero non ha ancora esercitato l’azionepenale contro gli indagati. Mi domando per quale ragione ciò avvenga e perché mi sia negata giustizia. Oggi,dopo avere perso quasi tutto, rimango perciò nell’attesa di un processo,nemmeno tanto scontato, considerati i precedenti ed i tentativi di screditarmi.Oltretutto i poliziotti erano tutti a volto coperto, quindi non identificabili(com’è possibile tutto questo?), sebbene a comandarli ci fosse una persona riconoscibilissima. Dopo le tante bugie e cattiverie uscite in modo strumentale sul mio conto aseguito della vicenda, aspetto soprattutto che mi venga restituita la dignità. Ill.moMinistro degli Interni, sebbene la mia vicenda non abbia destato lo stesso scalpore, ricorda un po’ le tragedie di Gabriele Sandri, di Carlo Giuliani,ed in particolare di Federico Aldrovandi (accaduta a poche ore di distanza dalla mia), con una piccola, grande differenza: io la mia storia la posso ancora raccontare, nonostante tutto. Ledinamiche delle vicende sopra citate forse non saranno identiche, ma la volontà di uccidere sì, è stata la medesima. Altrimenti non si spiega l’accanimento di queste persone nei miei confronti, soprattuttose si considera che non vi era una reale situazione di pericolo: era tutto tranquillo; ero caduto a terra; ero completamente inerme. Ma le manganellate,come descrive il referto medico, non si sono più fermate. Forse,ho pensato, oltre alla vita volevano togliermi anche l’anima. Per farla breve, in pochi secondi ho perso quasi tutto quello per cui avevo vissuto -per questo mi sento ogni giorno più vicino a Federico-e senza un motivo apparente. Sempre ovviamente che esista una giustificazioneper scatenare tanta crudeltà ed efficienza. Le mie funzioni fisiche sono state ridotte notevolmente, e nonostante la lunga riabilitazione a cui mi sottopongo da anni con molta tenacia non avrò molti margini di miglioramento. Questo lo so quasi con certezza: l’unica cosa funzionante come prima nel mio corpo infatti è il cervello,attivo come non mai. Dopo quattro anni non ho ancora stabilito se questa sia stata una fortuna. Ho perso il lavoro, sebbene abbia un padre caparbio che insiste nel mandare avanti la mia ditta, sottraendo tempo e valore ai suoi impegni. Ho perso la ragazza. Ho perso il gusto del viaggiare (il più delle volte quelli che erano itinerari di piacere si sono trasformati in veri e propri calvari a causadelle mie condizioni fisiche), nonostante mi spinga ancora molto lontano. Ho perso soprattutto molte certezze, relative alla Libertà, al Rispetto,alla Dignità, alla Giustizia e soprattutto alla Sicurezza. Quella sicurezza che Lei invoca ogni giorno, e tenta d’imporre sommando nuove leggi e nuove norme a quelle già esistenti (fino a ieri molto efficaci,almeno per l’opinione pubblica). Peccato però che queste leggi non abbiano saputo difendere me, Federico,Carlo e Gabriele dagli eccessi di coloro che rappresentavano, in quel momento,le istituzioni. Ill.moMinistro degli Interni, alcune cose mi martellano più di tutto:ogni giorno mi domando infatti cosa possa spingere degli uomini a tanto.Non ho la risposta. Ogni giorno mi domando se qualcuna di queste tragedie potesse essere evitata.La risposta è sempre quella: sì. A mio modesto parere, ciò che ha permesso a queste persone di liberarela parte peggiore di sé è stata la sicurezza di farla franca. Sembra un paradosso, ma in un Paese come il nostro in cui si parla tanto di “certezza della pena”, di “responsabilità” e di “omertà”, proprio coloro che dovrebbero dare l’esempio agiscono impuniti infrangendo ogni legge scritta e non, disonorano razionalmente la divisa e l’istituzione rappresentata,difendono chi fra loro sbaglia impunemente. Ill.moMinistro degli Interni, dopo tante elucubrazioni, sono giunto ad una conclusione:se queste persone fossero state immediatamente riconoscibili, responsabili perciò delle loro azioni, non si sarebbero comportate in quella maniera ed io non avrei perso tanto. Le chiedo quindi: com’è possibile che in Italia i poliziotti non portino un segno di riconoscimento immediato come accade nella maggior parte delle Nazioni europee? Ill.moMinistro degli Interni, io non cerco vendetta, semmai Giustizia. Miappello a Lei ed a tutte le persone di buon senso affinché questi uomini vengano fermati ed impossibilitati nello svolgere ancora il loro“dovere”. Chiedo quindi che si faccia il processo e nulla sia insabbiato.
Cordiali saluti. Paolo Scaroni, vittima di uno Stato distratto
ps ringrazio Alberto di Brescia per avermi segnalato la storia,nel piccolo di questo blog cercheremo di contribuire a non far spegnere le luci su questa faccenda.
16 commenti:
Io Paolo l'ho conosciuto, e vi assicuro che guardarlo negli occhi è veramente ma veramente impressionante.
E' purtroppo solo uno dei tanti esempi di ingiustizia che ci sono in questo paese, sopratutto quando sono interessate le FDO.
Noi possiamo solo combattere affinchè queste storie non vengano insabbiate e sotterrate, affinchè la verità venga SEMPRE E COMUNQUE a galla perchè davvero potrebbe succedere ad ognuno di noi.
GIUSTIZIA PER PAOLO, FEDERICO, GABRIELE E CARLO.
Ah dimenticavo, non ultima la storia di Stefano Cucchi, entrato in carcere VIVO per possesso di 20 grammi di erba e uscito 7 giorni dopo MORTO e COMPLETAMENTE SFIGURATO senza nessuna spiegazione da parte delle autorità.
GIUSTIZIA ANCHE PER STEFANO.
la giustizia, la sicurezza la dignità sono parole che in italia sembrano non esistere
tantomeno per gli ultras
giustizia a tutti loro. e fino a che questo piccolo blog esisterà combatteremo contro di voi. ACAB
ALLUCINANTE
conoscevo già la storia di Paolo...non ultime quelle di federico aldrovandi e di stefano Cucchi...
tanti esempi di abusi di potere da parte di uno stato di polizia....
ACAB sempre!
ci saranno anche i poliziotti che lavorano con onestà ma mi sembra ridicolo che quando nel nostro caso si parla di ultras siamo i primi ad essere sorvegliati,e schedati preventivamente,prima dai biglieti nominali ora purtroppo da questa cazzo di tessera di merda, poichè considerati TUTTI INDISTINTAMENTE come criminali,come un male da reprimere...
Brutto a dirsi ma è cosi.
Finchè fedelemente i potenti e sarà prepotente verso i deboli.
Finchè lo stato ammazzerà i ragazzi,con la complicità di chi,insieme,dovrebbe invece difenderli.
Finchè queste Democrazia sarà tutt'altro che tale...
Finchè continueranno ad esserci abusi di tale gravità...
Beh,fatevene una ragiona,perchè parole come giustizia,sicurezza etc.. rimarranno solo tali,solo utopie al servizio di pochi raccomandati o privilegiati,che noi potremo solo sognarci la notte,risvegliandoci la mattina dopo tutti sudati.
Ma comunuqe vada,ringraziamo che la mattina ancora ci risvegliamo sani e salvi,perchè quel che è successo a questi ragazzi,può succedere ad ognuno di noi.
GIUSTIZIA PER PAOLO,FEDERICO,CARLO,GABRIELE e STEFANO!
FINCHE GIUSTIZIA NON SARA' FATTA,NESSUNA PACE CI SARA'!
A.C.A.B. 1908
giustizia per paolo,federico,gabriele e tutte le vittime che ancora non son venute fuori...ma per Carlo no...lui brandiva un estintore contro una persona a bordo di una camionetta...mi dispiace per una vita persa ma se non l'avesse fatto la pallottola non se la sarebbe beccata...stesso discorso vale per stefano di roma...non avesse avuto l'erba nessuno gli avrebbe fatto nulla...
che cazzo centra???
allora gabriele non fosse andato in trasferta un gli sarebbe successo nulla...e aldrovandi un fosse uscito quella sera un gli sarebbe successo nulla...che cazzo di discorsi sono?
gli sbirri vengono pagati per difenderci non per ammazzarci...
si può anche sbagliare per carità è umano...ma come paghiamo noi persone senza una divisa dovrebbero pagare anche loro quando sbagliano...si rischia di fomentare odio verso la divisa e a rimetterci sono sempre le persone per bene che magari fanno il loro lavoro onestamente e con professionalità e che devono subire situazioni a causa di colleghi che sbagliano e che godono del beneficio dell'impunità...avoglia a guadagnare 1000 euro al mese saranno anche sottopagati ma hanno una pistola un manganello e la protezione dello stato con il beneficio dell'impunità...
Allora se uno ha l'estintore (che poi ci sarà un motivo se te lo vole tirare o no? o lo fà solo per gusto personale?) gli spari alle gambe COME SEI ADDESTRATO A FARE ANCHE IN SITUAZIONI DI TENSIONE COME QUELLA poi lo arresti e lo metti in galera.
Se uno lo trovi con dell'erba uguale, lo pigli e lo arresti un c'è bisogno di ammazzarlo di botte.
Accendete i cervello prima di scrivere.
a quello delle 12 e 53:
dimmi dove cazzo c'è scritto nelle procedure degli sbirri di piacchiare fino alla morte una persona che deve essere arrestata di sparare in viso a una persona che è vero fa una cosa sbagliatissima ma non gli punti l'arma in viso o al cuore perchè sai che quello more se gli spari ma gli punti la pistola alla spalla o alle gambe da procedura.
a quello delle 12 e 53:
dimmi dove cazzo c'è scritto nelle procedure degli sbirri di piacchiare fino alla morte una persona che deve essere arrestata di sparare in viso a una persona che è vero fa una cosa sbagliatissima ma non gli punti l'arma in viso o al cuore perchè sai che quello more se gli spari ma gli punti la pistola alla spalla o alle gambe da procedura.
vi consiglio di leggere ACAB, un piccolo libro di 120 pagine circa, la storia di genova, di roma-napoli e altre raccontate dal punto di vista della CELERE.....così capirete veramente che MERDE che sono..........
Si infatti il libro ACAB non è un gran che,anzi..fa schifo quindi zitto che non capisci un cazzo.
E chi è quel demente che osa dire " se Stefano non aveva l'erba non succedeva" ?
EH? CON CHE CORAGGIO SPARI CERTE CAZZATE?
Poi non hanno senso,magari te stesso fumi pure imbecille.
Allora una signora anziana attraversa la strada,con i riflessi lenti vista la propria età,e la investono,muore e te dici:- Vabbè ma se non attraversava la strada non succedeva.
Ma ti rendi conto che cazzo di assurdità escono dalle tue dita di merda? Dille nella relatà certe cose stronzo cosi te ne diamo tante che torni a casa non ti riconosce neanche tomà dall'odore dei calzini. Imbecille! Allora quei poveracci schiacciati sul marciapiede da un rumeno briaho bastardo eh? Come la pensi? Che se non erano li non succedeva quindi non dobbiamo essere solidali alla causa etc etc e schifezze varie che sostieni.
Oh scemo....vatti a fare una sega e impiccati almeno non riscrivi più su questo forum.
Paolo era un ragazzo,Carlo pure (nonostante non sostenessi la sua lotta e le sue idee,Gabriele era un tifoso,un ragazzo,Federico e Stefano pure),mettiti bene in quella testa di cazzo che al posto loro ci potevi essere anche te,anche tuo fratello,un tuo amico.
IDIOTA VERGOGNATI. Adesso riprendiamo i tuoi dati grazie ai gestori del forum,cosi vediamo come ti caghi addosso nei prossimi giorni.
maiala come tu sei agitato te alle 20.55...insomma tu hai ragione io son dalla tua parte però stai più calmo...
rispondo a "apostoli infami" che mi ha "infamato": premesso che mi stai simpatico dal nome, io ho scritto di leggere acab e la frase "capirete che merde che sono" ERA RIFERITA ALLA CELERE, non certo ai ragazzi...dal libro per me si capisce che LORO (la celere) gode a picchare i manifestanti, gli ultrà, ecc.....
quindi condivido lo sfogo di "apostoli infami" per chi ha scritto quelle cazzate sui ragazzi morti, non c'è nessuna giustificazione per la "pula"....
non capisco però perchè te la sei presa con me.............
comunque a.c.a.b.
Non me la son presa con te.
Chiarisco,scusa se hai inteso cosi.
Però,mi ha dato ai nervi sentire quello che diceva certe fesserie,non sai quanto.Vuol dire proprio non avere a cuore un ca**o se si ragiona cosi.
Comunque il libro,scusa ancora,hai ragione,parla chiaro,ma poi son punti di vista ovviamente,per certe cose si può apprezzare,magari l'obbiettività e la verità,per altre no.
Ripeto,non ce l'avevo con te,scusa ancora,errore mio,ce l'avevo con quello che ha scritto certe schifezze sui ragazzi morti.
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