Celano - Prato 3-0

Mi è stato chiesto di buttare giù du righe sulla partita di ieri ma, onestamente, non ho un cazzo di voglia.
Mica per il risultato eh poiche, e chi mi e ci conosce lo sà, di quello non ce ne frega una minchia ma per la situazione in sè.
Ogni giorno che passa pare sempre di più di avere a che fare con un cartone animato invece che con una squadra di calcio (credo che in questo abbia un ruolo fondamentale anche il Gabibbo seduta in panchina e il bel taglio di capelli del nostro giovanissimo secondo portiere): giocatori che rispondo ai tifosi dagli spalti, giocatori che si fermano a ridere e fare gesti e battute, un allenatore che con la sua squadra completamente allo sbando non dice una parola, non alza la voce, non tira un moccolo, non spacca una panchina, un dirigente evidentemente sovrappeso che passa la sua partita attaccato al telefono anzichè seguire la squadra che và in barca e potrei, purtroppo, continuare per ore, cominciando dal bigliettaio improbabile di domenica scorsa e arrivando alla sonorissima figura di merda dell' affaire-ripescaggio.
Non si conta un cazzo, nè come società nè come squadra in sè e purtroppo questa condizione si ripercuote anche sui tifosi trattati senza un minimo di rispetto e di decenza.

Presenti in 5, una macchinata e 800km di passione, compresa anche la prima acquata della stagione.
Stendardo per Matteo.
Stendardo contro la tessera del tifoso.
Striscione (direi uno dei più rappresentavivi) recitante: 1979-2009, 30 ANNI PER UCCIDERE UNA PASSIONE.

Questo è quanto, andiamo avanti consapevoli del fatto che comunque vada l'amore e il sorriso nel seguire la nostra maglia un ce lo leva nessuno.